Il Laos verso la riapertura, con quali regole?

Il Laos verso la riapertura, con quali regole?

Dopo la Thailandia e la Cambogia, anche il Laos si aggiunge alla lista dei paesi del sudest asiatico che hanno deciso di riaprire le proprie frontiere al turismo internazionale, anche se con delle precise limitazioni. Le autorità hanno infatti annunciato che dal 1° gennaio 2022, il paese sarà ufficialmente aperto ai turisti stranieri, illustrando anche le linee guide di quello che è stato chiamato Lao Travel Green Zone Plan.

Questo è solo l’ultimo di una serie di annunci da parte del governo di Vientiane che hanno suscitato un notevole interesse internazionale, mostrando come il Laos intenda mettersi sulla di un rapido e deciso sviluppo.

La ferrovia cinese

Come avevamo anticipato sulla pagina Facebook di TuttoLaos, tra i principali progetti legate a nuove infrastrutture in Laos, c’è la realizzazione della ferrovia che unisce Vientiane a Kunming, la capitale dello Yunnan. Un progetto che ha suscitato diverse preoccupazioni sia per i suoi costi, puoi leggere un’ottima analisi sul sito amico Le Terre Sotto Vento, che per l’effettiva utilità per la popolazione locale. È proprio di questi giorni una polemica tra organi di stampa laotiani e giornalisti thailandesi incentrata sui costi dei biglietti, ritenuti dai thailandesi essere troppo decisamente alti per il reddito medio di un abitante del Laos.

Le autostrade laotiane

Ma non è solo il trasporto su rotaia oggetto dei piani di sviluppo in Laos, le autorità si stanno infatti concentrando sulla realizzazione di una rete autostradale che unisca le più importanti aree del paese.

Tra queste bisogna segnalare quella tra Vientiane e Boten, al confine con la Cina, per ora realizzata fino a Vang Vieng, mentre sono in corso studi per la Vientiane-Pakxan e la Luang Namtha-Huayxai. L’obiettivo, come nel caso della ferrovia, è quello di far correre le merci più che le persone, come dimostrato anche dal completamento nella capitale laotiana degli hub commerciali del Vientiane Logistics Park e di Thanaleng.

La riapertura del Laos al turismo

Tornando al centro del nostro discorso, la riapertura del Laos al turismo sarà articolata in tre fasi:

  • 1° gennaio – 30 marzo 2022: In questa prima fase i cittadini di una lista di paesi, tra cui l’Italia, potranno entrare in Laos ma al principio solo con gruppi organizzati. Le zone visitabili saranno inizialmente le province di Vientiane, inclusa Vang Vieng e Luang Prabang, in seguito sarà possibile recarsi nelle province di Oudomxay, Xayaboury, Xieng Khouang, Khammouane, e Champasack. L’ingresso in Laos sarà consentito solo via aerea tramite il Wattay International Airport e via terra attraversando il primo ponte dell’amicizia Lao-Thai a Vientiane.
  • 1° aprile – 30 giugno 2022: In questa fase è prevista l’estensione delle aree visitabili a quelle di Savannakhet, Houay Xay nella provincia di Bokeo, Luang Namtha, Sekong e Salavanh. Per quanto riguarda i punti di ingresso, in questa seconda fase sarà possibile utilizzare il Luang Prabang International Airport, il punto di confine con la Cina di Boten-Bohan nella provincia di Luang Namtha, il terzo ponte dell’amicizia a Thakhek, il secondo a Savannakhet, il posto di confine di Chongmek vicino a Pakse, quello con il Vietnam di Lao Bao nella provincia di Savannakhet e quello di Nam Phao nella provincia di Bolikhamxay.
  • Dal 1° luglio 2022 è prevista la riapertura delle rimanenti aree del paese.

Aperture e vaccini

Le autorità laotiane hanno diviso le aree visitabili in due tipologie:

  • Green Travel Zones: Sono le aree dove il tasso di vaccinazione ha raggiunto almeno il 70% della popolazione adulta vaccinabile
  • Green Travel Trails: sono invece le zone per cui è prevista la riapertura ma che non hanno raggiunto questo target di vaccinazione della popolazione

Richieste per gli operatori

Per quanto riguarda hotel, ristoranti e strutture turistiche in genere nelle zone di riapertura, deve essere garantito il 95% di vaccinazione dello staff, mentre le guide turistiche devono essere tutte vaccinate. Le strutture devono inoltre essere approvate dal Ministero della sanità laotiano attraverso il programma di certificazione LaoSafe, così da assicurare degli standard sanitari ed igienici adeguati.

Tutti gli operatori turistici che desiderano partecipare al programma Lao Travel Green Zone Plan, devono inoltre fare apposita domanda e ricevere l’autorizzazione ministeriale.

Richieste per i turisti

Per quanto riguarda invece i turisti stranieri, questi devono essere vaccinati da non meno di 14 giorni dall’ingresso in Laos, devono poi aver sottoscritto una polizza assicurativa con un massimale minimo di 50mila dollari e devono sottoporsi ad un tampone molecolare entro le 72 ore antecedenti l’ingresso nel paese. Una volta arrivati, i turisti saranno testati e posti in quarantena per 24 ore nel loro albergo fino ad esito negativo del test. Inoltre sarà necessario, prima dell’arrivo in Laos, registrarsi tramite le app LaoKYC e LaoStaySafe, dove dovranno anche essere uplodati certificazioni vaccinali e risultati dei test anti Covid.

Il Laos dunque si prepara a riaprire le frontiere, con qualche cautela come naturale che sia. Una giusta protezione per un paese più fragile rispetto ai suoi vicini, ma l’importante è che si possa tornare a visitare questo bellissimo angolo di sudest asiatico, in attesa di una piena riapertura senza troppe limitazioni.

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