
Luang Prabang Film Festival 2014: i film esteri
Con questo articolo TuttoLaos termina lo spazio dedicato alla rassegna cinematrografica recentemente conclusasi a Luang Prabang, prendendo in considerazione alcuni dei film non laotiani proiettati sugli schermi del festival; per quanto riguardo i film laotiani ne abbiamo gia’ parlato in questo articolo di qualche giorno fa. Il festival del cinema di Luang Prabang ancora una volta si è dimostrato un appuntamento imprescindibile nel panorama cinematografico del Sud-Est asiatico, mettendone in luce le tendenze e le aspirazioni. Attraverso i film questa parte di Asia rivela la sua vitalità, i suoi fermenti e la sfida che la modernità porta ai suoi valori tradizionali; il Luang Prabang Film Festival è ormai un luogo dove il cinema di tutto il Sud-Est asiatico si mette in mostra con le sue contraddizioni e la sua voglia di essere presente nel panorama internazionale.
When the Rooster Crows
Tra le pellicole presentate nella città laotiana c’è stata anche un pò d’Italia, anzi, proprio grazie ad un regista italiano possiamo conoscere meglio il panorama cinematografico dell’Asia sudorientale. Stiamo parlando di Leonardo Cinieri Lombroso e del suo documentario When the Rooster Crows, in cui l’autore intervista quattro registi asiatici analizzando non solo il cinema della regione, ma anche i grandi temi del rapporto tra la tradizione e l’innovazione, tra l’appartenenza nazionale e la cultura, ed infine tra l’arte e la società. Entrato nel calendario del Luang Prabang Film Festival all’ultimo momento, When the Rooster Crows rappresenta un ottimo punto di partenza per gli spettatori occidentali interessati alla produzione cinematografica del Sud-Est asiatico.
The Patriarch (Kabisera)
Proveniente dalle Filippine, questo film ha vinto diversi premi nel corso dell’ultima edizione del Cinema One Festival, un importante rassegna del cinema filippino. Girato dal regista Alfonso “Borgy” Torre la pellicola mette in scena una trama cupa, dove la vicenda umana del protagonista si intreccia ad una storia criminale. Un povero pescatore trova un ingente quantitativo di anfetamina in cristalli, venendo assalito dai dubbi etici. A prevalere è la volontà di arricchirsi smerciando la droga, con la conseguente discesa nei gironi della criminalità, non sempre organizzata. La trama si arricchisce di figure sordide, gangster improvvisati e poliziotti corrotti mentre il pescatore protagonista del film, Andres, tradisce tutto quello cui in aveva sempre creduto.
The jungle school (Sokola rimba)
Girato da uno dei più importanti registi indonesiani, Riri Riza, questo film è tratto dall’omonimo libro e narra la storia di Butet Manurung, antropologa indonesiana di fama internazionale. Fondatrice dell’associazione no-profit Sokola, Butet si prefigge di portare l’istruzione tra le tribù più marginali dell’arcipelago indonesiano. Nel film la protagonista, interpretata dall’attrice e modella Prisia Nasution, si trova a dover combattere su più fronti. Da un lato gli anziani della tribù che vedono negativamente le novità introdotte dall’istruzione, dall’altro il business dei mercanti del legname e delle piantagioni. L’antropologa si scontrerà anche con la burocrazia della sua organizzazione, ma quando tutto sembra perduto la coraggiosa donna troverà i suoi alleati nei giovani della tribù.
The Last Journey of Madam Phung (Chuyen di cuoi cùng cua chi Phung)
Questa pellicola segna l’esordio del regista vietnamita Nguyen Thi Tham, concludendo un progetto iniziato nel 2009. Il film tratta della realtà transgender vietnamita, una realtà dura e violenta, molto più difficile di quella dei ladyboy thailandesi. In Vietnam la tolleranza per i transgender è molto più bassa, la polizia non li protegge e la legge non li favorisce: qui un uomo che si veste da donna non può avere licenze commerciali e gli è praticamente impedita ogni attività lavorativa. Ai transgender vietnamiti non resta che girare il paese in compagnie di spettacolo itineranti, e proprio una di queste viene seguita nel corso del film. I flirt con il pubblico, ma anche le violenze di giovani ubriachi e l’allontanamento della troupe da parte della polizia vietnamita sono solo alcuni dei temi trattati dal regista.
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