
Pi Mai Lao Il capodanno laotiano
Il capodanno laotiano
Pi Mai Lao, o capodanno laotiano, è il giorno più aninmato dell’anno, ed uno di qelli che non andrebbero persi, dato che è il momento in cui, in tutto il paese, molte persone visitano le loro famiglie. Cade in aprile, intorno ai giorni 13-15, il periodo più caldo dell’anno, e per questo motivo poco importa il fatto di essere costantemente bagnati dall’acqua che viene gettata ovunque.
I tre giorni del Pi Mai
Il primo giorno corrisponde all’ultimo del vecchio anno. Per il capoadanno laotiano si preparano profumo, acqua e fiori. Nei templi di tutto il Laos le raffigurazioni di Buddha sono rimosse da dove abitualmente sono, venendo messe temporaneamente in luoghi appositi facilmente raggiungibili all’interno del tempio, in modo che gli abitanti della zona possano spruzzarle con acqua profumata. L’acqua che cola dalle statue viene poi raccolta e portata a casa, dove viene usata per bagnare parenti ed amici. In tal modo si crede di benedire, pulire e purificare coloro che la ricevono prima dell’inizio dell’anno nuovo.
Il secondo giorno della festa per il capodanno laotiano è il “giorno senza giorno”, una giornata che non cade nel vecchio anno ma nemmeno nel nuovo. Durante questo secondo giorno le case ed i villaggi sono puliti con cura. Tradizionalmente in tale data gli anziani impediscono ai più giovani di fare riposini o restare senza fare nulla, poichè si ritiene che se in questo giorno particolare una persona riposa o resta ferma si ammalerà nell’anno che viene. I giovani sono quindi incoraggiati a pulire le loro stanze per poi uscire per spruzzare d’acqua gli anziani augurando loro benessere, ed infine vengono invitati a bagnarsi essi stessi. Questo è un modo per pulire e spazzare via le cattive cose dell’anno vecchio.
L’ultimo giorno della festa segna l’inizio del nuovo anno. In questo giorno molte famiglie tengono un Baci nella loro casa per dare il benvenuto all’anno nuovo, augurando ai loro anziani buona salute e lunga vita. Alcune persone colgono l’occasione per chiedere rispettosamente ai loro parenti più vecchi di perdonare qualcosa che hanno fatto durante l’anno vecchio, urtando inavvertitamente i loro sentimenti; allo stesso tempo agli anziani vengono offerti dei doni.
Nel tardo pomeriggio oppure nella serata dell’ultimo giorno, nei templi le statue del Buddha vengono rimesse nelle loro sedi permanenti. Nella stessa serata i fedeli si recano nei templi ad ascoltare i monaci cantare. In tal modo essi chiedono perdono, sia ai monaci che alle statue, per quello che hanno fatto nei giorni precedenti, ossia spruzzare l’acqua, e che avrebbe potuto senza volerlo toccarli (monaci e Buddha non devono essere toccate). Dopo di ciò un vien tien, una processione a lume di candela, prende vita attorno al tempio segnando la fine delle celebrazioni del capodanno laotiano.
Tradizioni legate al Pi Mai
L’acqua viene usata per bagnare le case, le rappresentazioni di Buddha, i monaci nonché per inzuppare gli amici ed i passanti. I giovani prima gettano con rispetto acqua sui loro anziani, quindi sui monaci augurando lunga vita e pace, infine si bagnano l’uno con l’altro. L’acqua è profumata con fiori o profumi naturali. Alcune persone preferiscono mettere fiori per dare all’acqua un buona fragranza, magari aggiungendo acqua di colonia o profumo. L’idea dell’acqua venne ispirata dalla leggenda di re Kabinlaphom, le cui sette figlie tennero la sua testa decapitata in una grotta. Le donne visitarono poi ogni anno la testa del padre, compiendo un rituale per l’auspicio di felicità e clima favorevole. Alcune persone inoltre durante le celebrazioni si gettano addosso polvere bianca.
Della sabbia è portata nei cortile dei templi e raccolta in forma di stupa o ammucchiata, quindi decorata prima di essere data ai monaci in modo da acquisire meriti. Ci sono due modi per fare gli stupa di sabbia: uno è andare nel letto di un fiume e costruirli con la sabbia del fiume stesso, mentre il secondo è portare la sabbia al wat (il tempio). Gli stupa di sabbia sono decorati con bandiere, fiori, strisce di tessuto bianco e vengono bagnati con acqua profumata. Questi stupa rappresentano la montagna, detta Phoukao Kailat, dove la testa del re Kabinlaphom fu custodita dalle sue sette figlie.
Un altro modo per acquisire meriti in questo periodo è liberare gli animali. I laotiani credono che ogni animale debba essere libero. Quelli liberati più comunemente sono tortore, pesci, granchi, ucceli, anguille ed altri piccoli animali.
Per decorare le statue di Buddha vengono raccolti fiori freschi durante il pomeriggio. I monaci più anziani mandano i giovani monaci in un giardino pieno di fiori, dove questi vengono raccolti e portati al tempio per essere lavati. Le persone che non hanno partecipato alla raccolta portano i cestini per il lavaggio, in modo che i fiori possano risplendere insieme ai Buddha.
Luang Prabang
Il Pi Mai Lao è particolarmente spettacolare a Luang Prabang, dove si tengono numerosi processioni ed altre celebrazione che di solito durano circa una settimana.
Il momento religioso più alto si ha quando dei giovani portano la riverita statua del Buddha Prabang nelle strade, in un baldacchino dorato sotenuto da due lunghi pali. A guidare la processione sono due mitiche figure dalla faccia rossa chiamate Pou Gneu and Gna Gneu (nonno e nonna Gneu). Come la processione finisce la statua è posta nel Vat May dove resta per i tre giorni delle celebrazioni, permettendo così alle persone di bagnarla con acqua profumata.
Ogni anno a Luang Prabang si tiene una bella rappresentazione chiamata Nang sangkhane. Ci sono sette protagonisti, ognuno dei quali rappresenta una delle figlie del re Kabinlaphom, che cavalcano per le strade, qualche volta su elefanti.
Alla sera ci sono processioni di naga, lanterne e molte esibizioni tradizionali.
Non dimenticate di augurare a tutti un felice anno nuovo, souksan van pi mai oppure sabidee pimai, e di sorridere quando sarete bagnati.
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