
Trasferirsi in Laos, l’esperienza di Nathan
Quando si parla di trasferirsi nel sud-est asiatico, il pensiero corre subito alla Thailandia oppure alla Cambogia (con il suo favorevole regime di visti), sebbene anche il Vietnam sia una meta molto interessante sebbene molto diverso per la sua Storia e la sua cultura. Rispetto al resto della regione il Laos è ancora carente come strutture e servizi, ma sono tuttavia numerosi i pionieri che decidono di iniziare una nuova vita in Laos, attratti proprio dal fatto di essere ancora pochi nel loro settore lavorativo, il che potrebbe rivelarsi un fattore assolutamente positivo. Uno di questi è Nathan.
Ho conosciuto Nathan durante una mia spedizione in una delle zone che, personalmente, ritengo tra le più belle dell’intero Laos ossia Phongsali. Qui si è davvero immersi nella natura ancora incontaminata, dove ancora si aggirano tigri ed altri animali selvatici, a poca distanza dai confini cinesi e dalle bellezze dello Yunnan. In questa città, dove Luang Prabang sembra lontanissima, ha scelto di vivere Nathan, austrialiano minuto ma coriaceo, insieme alla moglie americana. Insieme hanno in gestione uno dei due alberghi di Phongsali, città di cui entrambi sono innamoratissimi.
Di seguito una breve intevista con Nathan, che speriamo possa interessare anche chi è attratto dal Laos non solo per turismo, buona lettura!
– Ciao Nathan, ti presenti ai nostri lettori? Mi chiamo Nathan, vengo dall’Australia e vivo nel sudest asiatico con mia moglie da 5 anni, siamo a Phongsaly da 9 mesi (in realtà ora sono un paio in più) dove gestiamo un hotel che si chiama Viphaphone Hotel.
– Per quale motivo avete deciso di trasferirvi in Laos? E perché Phongsali? Noi vivevamo a Bangkok, in Thailandia, ma era troppo caotica e troppo calda per noi. Siamo stati a Vientiane nel 2013, nel corso di una vacanza e ci è piaciuta, quindi ci siamo trasferiti riuscendo a trovare un lavoro. Poi, nel 2014, durante un’altra vacanza siamo arrivati a Phongsali e ci siamo innamorati della città. È una adorabile piccola cittadina con panorami stupendi, più fresca e con un clima migliore di altri posti in Laos. Così abbiamo deciso di trasferisci un’altra volta.
– Quanto è difficile aprire un’attività nel settore alberghiero laotiano? Avevamo sentito che aprire un’attività è abbastanza difficile e ci sono molti documenti da compilare. Noi siamo stati fortunati in quanto siamo stati assunti dall’hotel e non abbiamo dovuto iniziare la nostra attività dall’inizio. Il proprietario si è preso cura dei visti e dei permessi di lavoro, cosa per cui lo ringraziamo molto.
– Cosa suggerisci a chi vorrebbe vivere all’estero, specialmente trasferirsi in Laos? È sicuramente una grande esperienza, anche se ci sono delle sfide da affrontare e bisogna confrontarsi con una cultura diversa. Le cose non filano mai lisce o nel modo in cui sono state organizzate. Abbiate cura di avere con voi fondi per vivere almeno 6 mesi oppure un anno, così da avere abbastanza tempo per entrare in sintonia con la nuova realtà, prima di decidere se fa per voi o meno.
– Ci piacerebbe sapere i vostri piani futuri, puoi dirci qualcosa in merito? Quello che vorremmo fare è far diventare l’hotel Viphaphone un luogo che aiuti ad aumentare il numero delle persone che raggiungono Phongsali. Questo è davvero un luogo meraviglioso e vorremmo vedere più persone venire alla sua scoperta. Quando siamo arrivati 9 mesi fa l’hotel sembrava abbastanza vecchio, così ci siamo subito messi all’opera per migliorarlo, per renderlo un posto confortevole e piacevole per i suoi ospiti. Vorremmo anche realizzare una caffetteria sul tetto (n.d.a. da cui chi scrive ha visto il più bel temporale della sua vita, un cielo infinito solcato da lampi e saette) dove gli ospiti potranno ammirare l’alba oppure il tramonto e la splendida vista delle montagne e delle valli circostanti, sorseggiando una tazza di delizioso caffè gustandosi il proprio dessert.
Grazie Nathan e buona fortuna!
Al termine di questa intervista vanno dette due cose, la prima è che sebbene Nathan e sua moglie siano stati assunti dall’hotel, di fatto ne hanno la completa gestione e se non ne sono proprietari è solo per questioni legali laotiane. La seconda è avvertire i lettori che tra i problemi che Nathan ha dovuto affrontare ci sono anche le recensioni non del tutto lusinghiere ricevute dalla gestione precedente, ora l’albergo è totalmente rinnovato; andate a verificare di persona!
Se volete prenotare una camera da Nathan potete farlo tramite Booking, in quanto Agoda ha promesso di inserire il Viphaphone tra le strutture prenotabili in Laos ma per ora ancora nulla, potete invece usare Agoda per tutto il resto del Laos.
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