Savannakhet, il centro del Laos

Savannakhet, il centro del Laos

Sebbene non si trovi nel mezzo esatto del Laos, la città di Savannakhet ha una posizione assolutamente centrale, nodo nevralgico delle comunicazioni tra est ed ovest (Thilandia – Vietnam) nonché tra nord e sud (Vientiane – Pakse). Savannakhet, che nella lingua pali significa “terra d’oro”, è dopo Vientiane la seconda città più abitata del paese, mentre l’omonima provincia è la più estesa dell’intero Laos. Spesso i turisti usano Savannakhet come tappa di passaggio verso altre mete, tuttavia questa bella ed antica città merita una sosta di qualche giorno per essere apprezzata come merita.

Savannakhet: cenni storici, etnie e cucina

La posizione geografica di Savannakhet si riflette anche nella sua storia. Sotto il regno di Champa (oggi in Vietnam) dal VII al X secolo, appartenuta poi all’impero Khmer fino al XIII secolo come ricordato dal Heun Hin, la “casa di pietra” sita lungo il Mekong, e da alcuni ornamenti del That Ing Hang, il più importante sito religioso della provincia, ricostruito nel XVI secolo dal re Saysethathirath. Savannakhet entrò in seguito a far parte del regno di Lane Xang, progenitore del moderno Laos e divenne importante centro coloniale quando i francesi acquisirono la sponda orientale del Mekong, nel 1893. Le differenti anime di Savannakhet si riscontrano nella sua composizione etnica estremamente varia, che influenza anche la cucina della provincia. Uno dei piatti più tipici del Laos, il sin savanh (carne secca dolce di manzo, dalla forma piatta e guarnita con semi di sesamo) è originario proprio di Savannakhet. Di grande importanza è la tradizione locale dei filati di seta e cotone, in particolare nei villaggi dell’etnia Phouthai e della musica popolare, molto nota quella dell’etnia Katang. Un luogo dove gustare i piatti tipici della città è Latsavongseuk Road, oltre la quale iniziano le campagne della provincia.

Cosa fare a Savannakhet

savannakhet tuttolaosLa provincia di Savannakhet è coperta al 60% da foreste, il che ne fa un importante centro per l’ecoturismo in Laos. Gli amanti del trekking potranno avventurarsi nelle aree protette di Dong Phou Vieng e Phou Xang Hae dove vivono animali come elefanti, i rari entelli ed il cervo di Eld, ritenuto estinto e riscoperto nel 2002. Chi invece volesse fermarsi in città potrà godersi l’atmosfera coloniale tra gli edifici che circondano piazza Talet Yaa e la chiesa cattolica di Santa Teresa. Interessante anche il museo dei dinosauri che raccoglie le ossa trovate nel villaggio di Bang Tang Wai. Per chi fosse interessato alla storia più contemporanea, da Savannakhet si può raggiungere la zona di Xepon lungo la strada che porta in Vietnam, dove ancora oggi si possono vedere dei resti di quello che fu il cosiddetto Sentiero di Ho Chi Minh. A Savannakhet nacque inoltre Kaysone Phomvihanh, figura estremamente importante del Laos post-guerra essendo stato Primo Ministro (1975 – 1991) e quindi Presidente fino alla sua morte, avvenuta nel 1992. Della sua casa natale è stato fatto un memoriale, però chiuso al pubblico e visibile solo dall’esterno.

Savannakhet oggi

Posizione geografica Savannakhet tuttolaosSavannakhet acquisì una certa importanza durante l’epoca coloniale, per poi decadere. Oggi è in corso uno sviluppo commerciale, soprattutto nella zona nord, in gran parte dovuto agli effetti della crescita economica della confinante Thailandia, in particolare dopo l’apertura del Secondo ponte dell’amicizia, nel 2007, che la congiunge alla provincia thailandese di Mukdahan. Una città quindi dove passato e presente convivono, pur in un’atmosfera rilassata e piacevole, dove si può ancora passeggiare per raggiungere tutte i luoghi più interessanti della città, alla scoperta di un Laos che affascina.

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