Storia del Laos

Storia del Laos

Una breve sintesi della storia Laotiana


La storia del Laos è ufficialmente fatta iniziare con il regno di Lan Xang, fondato dal re Fa Ngum nel 1353. Nonostante questo nelle storie del Laos scritte durante il periodo coloniale francese veniva data molta enfasi ai precedenti abitanti di quello che è l’attuale Laos, come nel caso del regno Mon di Dvaravati oppure delle popolazioni Proto-Khmer.
È generalmente riconosciuto che, nel corso del sedicesimo secolo, Re Photisarath contribuì all’affermarsi del buddhismo theravada come religione ufficiale del paese.
Nel diciasettesimo secolo Lan Xang entrò in un periodo di declino e nel tardo diciottesimo secolo il Siam (l’odierna Thailandia) arrivò a controllare gran parte di quello che oggi è il Laos. La regione venne divisa in tre stati vassalli intorno a Luang Prabang nel nord, Vientiane nel centro e Champassak nel sud. La popolazione laotiana di Vientiane si ribellò nel 1828 ma venne sconfitta ed il territorio venne incomporato nel Siam. Successivamente all’occupazione del Vietnam la Francia incluse il Laos nell’Indocina francese, in base ai trattati con il Siam del 1893 e del 1904.

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Durante la Seconda Guerra Mondiale i giapponesi occuparono l’indocina francese, e quando il Giappone si arrese i nazionalisti laotiani dichiararono l’indipendenza del Laos. Ma agli inizi del 1946 le truppe francesi avevano già rioccupato il paese e conferito al Laos un’autonomia limitata. Durante la Prima Guerra d’Indocina il Partito Comunista Indocinese diede vita al Pathet Lao, un’organizzazione di resistenza mirante all’indipendenza del Laos. Questa giunse dopo la sconfitta dei francesi per mano dei comunisti vietnamiti, e la successiva conferenza di pace tenutasi a Ginevra nel 1954.
Elezioni si tennero nel 1955, ed il primo governo di coalizione, retto dal principe Souvannaphouma venne formato nel 1957. Tuttavia questo governo collassò nel 1958 a seguito delle pressioni degli Stati Uniti. Nel 1960 il capitano Kong Lae organizzò un colpo di stato mentre il governo si trovava nella capitale reale di Luang Prabang, chiedendo la ricostituzione di un governo neutralista. Il secondo governo di coalizione, nuovamente guidato da Souvannaphouma, non riuscì a mantenere il potere. Forze di destra, sotto il comando del generale Phoumi Nosavan, tolsero il potere al governo neutralista nel corso dello stesso anno.
Una seconda conferenza di Ginevra, svoltasi nel 1961-62, si spese per l’indipendenza e la neutralità del Laos, ma gli accordi vennero messi in discussione sia dagli Stati Uniti che dal Vietnam del Nord e la guerra si riaccese presto. Il governo e l’esercito del Laos furono perlopiù neutrali nel corso del conflitto, ma ciò nonostante per un circa un decennio la parte orientale del Laos fu soggetta al più pesante bombardamento nella storia, dato che gli statunitensi miravano alla distruzione del sentiero di Ho Chi Minh che passava in territorio laotiano.
Dopo la caduta del Vietnam del Sud nell’aprile 1975 per mano delle forze comuniste, il Pathet Lao fu in grado, spalleggiato dal Vietnam del Nord, di assumere tutto il potere incontrando poca resistenza. Il 2 dicembre 1975 il re fu costretto ad abdicare e venne proclamata la Repubblica Democratica Popolare del Laos.

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Il nuovo governo comunista fu retto da Kaysone Phomvihane.
Kaysone morì nel novembre 1992, e gli successe come Presidente Nuhak Phumsavan mentre alla guida del partiro salì Khamtay Siphadone, che divenne l’effettivo comandante del paese. Nel 1998 Nuhak si ritirò e Khamtay divenne Presidente, una carica che mantenne fino al 2006, all.età di 81 anni. Il Generale Sisavath Keobounphanh divenne Primo Ministro nel 1998, e lo rimase fino al 2001, quando gli successe Boungnang Vorachith.
A partire dalle riforme degli anni ottanta il Laos ha raggiunto importanti tassi di crescita, arrivando al 6% annuo dopo il 1988, fatta eccezione per la crisi finanziaria asiatica del 1997. Recentemente il Laos ha normalizzato le sue relazioni commerciali con gli Stati Uniti e l’Unione Europea ha elargito fondi al Laos in modo da permettergli di incontrare le richieste necessarie per l’ammissione nell’Organizzazione Mondiale del Commercio.
Il partito comunista continua a detenere il monopolio del potere politico, ma lascia l’economia agli attori del mercato e non interferisce nella vita quotidiana della popolazione, a meno che non venga messo in discussione il suo dominio. I media di stato sono controllati ma la maggior parte del Laos ha libero accesso alla radio ed alla televisione thailandese, mentre l’accesso a internet è disponibile nella maggior parte delle città. La popolazione del Laos è anche alquanto libera di spostarsi.
Nel marzo 2006 Khamtay cessò di essere leader del partito e Presidente, ed in entrambe le cariche gli successe Choummaly Sayasone, mentre l’attuale Primo Ministro è Thongsing Thammavong.

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