
La tomba di Henri Mouhot a Luang Prabang, echi dal passato
Uno degli aspetti forse più sottovalutati del Laos è la Storia, per la cui ricostruzione il periodo della colonizzazione francese. Le fonti laotiane sono infatti spesso propense al mito, tanto da risultare a volte poco affidabili anche per eventi fondamentali come la nascita stessa del regno di Lan Xang, progenitore del Laos moderno. L’epoca coloniale portò con sé, oltre agli eserciti, una moltitudine di studiosi interessati a scoprire le vicende, gli usi ed i costumi dei nuovi possessi, tra questi vi era un giovane naturalista il cui nome era destinato a diventare famoso, vale a dire Henri Mouhot.
Nato nel 1826 a Montbéliard, una piccola cittadina della Franca Contea, a diciotto anni lascia la Francia per insegnare francese in Russia. Negli anni successivi Henri continua gli studi in scienze naturali, appassionandosi alle prime forme di arte fotografica, ossia i dagherrotipi, che lo portano a viaggiare in Italia, Germania ed Inghilterra. L’anno decisivo per la nostra storia è il 1857, quando la lettura di un libro dal governatore inglese di Hong Kong del tempo, Sir John Bowring, porta Mouhot in Indocina con l’intenzione di fare delle spedizioni botaniche e zoologiche nella regione.
Fu l’inizio di un periodo di esplorazioni di cui ci sono rimasti gli appunti poi pubblicati, nei quali troviamo la descrizione di Ayutthaya e del luogo che ha reso famoso Mouhot: i templi di Angkor. Gran parte della fama di Henri Mouhot è infatti legata a questo luogo meraviglioso, sebbene in realtà egli non ne sia stato lo scopritore, sicuramente è stato colui che ha reso famoso in Occidente questo complesso di templi. Per quanto riguarda il Laos, le fonti ci dicono che probabilmente Mouhot fu il primo europeo ad entrare da decenni a Luang Prabang, capitale del regno di Lan Xang.
Le foreste del Laos furono tuttavia letali per Mouhot che si ammalò di malaria, nonostante le precauzioni adottate nei suoi diari, morendo nel 1861 nei pressi di Luang Prabang all’età di 35 anni. Le autorità francesi eressero una lapide sulla sua tomba nel 1867, sostituendola con una più duratura nel 1887. Con la fine dell’età coloniale anche Mouhot ed il suo sepolcro vennero dimenticati, solo nel 1989 degli studiosi francesi ritrovarono la tomba ormai inghiottita dalla giungla. Il luogo venne ripulito dalla boscaglia ed il monumento restaurato, tanto da essere visitabile ancora oggi.
Visitare la tomba di Henri Mouhot
La tomba di Henri Mouhot si trova su di una collina meno di 10km ad est di Luang Prabang, nella zona di Naphan. La strada per arrivarci è lunga e ripida, se non volete affidarvi ad una guida locale procuratevi delle buone mappe e molta acqua. In sé la tomba non è particolarmente interessante ma la collina si alza sulle sponde del fiume Nam Khan, una cui piena ha distrutto la lapide originaria, offrendo dei panorami sulla zona sottostante. Sicuramente non si tratta di una delle attrazioni più importanti di Luang Prabang, ma sicuramente è una meta per gli appassionati delle vicende storiche.
Un altro modo per visitare la tomba di Henri Mouhot è farlo nel corso di un tour organizzato nella zona. Sono infatti numerosi i tour operato che includono il luogo della sepoltura nei loro programmi di trekking, mountain bike o kayak lungo il Nam Khan. Le altre mete abbinate sono solitamente le cascate di Tad Sae, il villaggio di Ban Phanom, dove venivano realizzati i tessuti per il re, e gli altri villaggi abitanti dalle minoranze Hmong e Khmu. Sempre nella zona della tomba di Mouhot si può anche visitare l’Elephant Village, un centro dedicato alla conservazione di questa specie animale.
Mouhot e la colonizzazione del Laos oggi
Ma oggi, ad oltre 150 anni dalla morte di Mouhot cosa è rimasto della colonizzazione francese in Laos? Chiunque abbia percorso le polverose strade di questo splendido paese sa bene la risposta: è rimasto molto. Camminando a Vientiane o Luang Prabang, ma anche più a sud per esempio a Savannakhet o Pakse, si può notare come molte siano ancora le case dall’architettura coloniale, la baguette è comune sulle tavole del Laos e la capitale ha un suo arco di trionfo. E dall’alto della sua collina Henri Mouhot può sentirsi meno lontano dalla natia Montbéliard.
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