Il Laos ed il Covid-19, luci ed ombre di un paese isolato

Il Laos ed il Covid-19, luci ed ombre di un paese isolato

Una delle definizioni più spesso associate al Laos è l’inglese “landlocked”, ossia senza sbocco al mare. Il Laos è infatti incuneato tra Thailandia, Vietnam, Cina e Cambogia con rapporti spesso non facili con i suoi vicini, specie quelli posti ai lati. Anche il territorio laotiano, con le sue montagne e le quasi impenetrabili foreste, contribuisce all’isolamento del paese che, almeno nella prima parte della pandemia, ha protetto la popolazione dal Covid-19. Il Laos, infatti, si è caratterizzato per una bassa diffusione del virus, con pochi casi ufficialmente accertati e qualche dubbio sui dati), oggi però il paese vede un pericoloso aumento dei casi.

Le autorità di Vientiane sono in particolare preoccupate dall’incremento di casi legato ai laotiani di rientro dall’estero, lavoratori provenienti soprattutto dalla Thailandia spesso dopo avere perso il posto di lavoro a seguito della chiusura di fabbriche e altre attività. Il fatto che molti di questi migranti siano illegali non aiuta, impegnando le autorità nel tentativo di arginare una pandemia per cui le strutture sanitarie del paese non sono preparate.

Diverse ricerche hanno dimostrato come l’impatto del Covid-19 in Laos, pesi soprattutto sulla sfera economica, con un aumento per la popolazione di povertà e insicurezza alimentare.

Visto per il Laos durante la pandemia Covid-19

Al momento il Laos ha sospeso tutti i visti all’arrivo e quelli richiedibili on line. Per entrare in Laos serve un visto rilasciato dalle autorità consolari, per l’Italia l’ambasciata di competenza è quella di Ginevra, accompagnato da una dichiarazione di nulla osta redatta dalla task force del Ministero degli Esteri dopo avere letto le motivazioni della richiesta.

Le autorità di Vientiane hanno redatto una lista di figure che possono fare richiesta del visto, vale a dire:

  • Diplomatici
  • Lavoratori essenziali
  • Pubbliche autorità
  • Esperti tecnici
  • Turisti da paesi a basso rischio

Quest’ultima categoria non è molto chiara, a titolo di esempio si consideri che, come turisti, sono stati ammessi cittadini cinesi provenienti da province della Cina senza casi di Covid-19.

I voli internazionali sono stati quasi del tutto sospesi, ad eccezione di quelli destinati ad emergenze e gestione dei rimpatri, con particolare proibizione per voli provenienti da paesi ad alto rischio.

I confini di terra sarebbero aperti ma con limitazioni, si può infatti uscire ma l’ingresso è riservato a veicoli commerciali. Alcuni dei punti di confine terrestri sarebbero del tutto chiusi ma, come spesso accade per il Laos, ottenere informazioni chiare e precise non è facile. Se hai bisogno di queste informazioni, nonché se vuoi restare aggiornato sulla situazione nel paese, il consiglio è quello di contattare le autorità competenti.

Documentazione per richiedere il visto laotiano in vigore al momento

Coloro che possono fare richiesta di ingresso il Laos dovranno:

  • Richiede il visto prima dell’arrivo nel paese presso le autorità consolari;
  • Avere un risultato negativo a test per il Covid-19 non più vecchio di 72 ore rispetto alla partenza;
  • Compilare un modulo di certificazione dello stato di salute, scaricabile a questa pagina;
  • Avere la prenotazione in un o centro apposito o albergo approvato dalle autorità per il periodo di 14 giorni della quarantena;
  • Avere un’assicurazione sanitaria che copra le spese dovute al Covid-19;
  • Una volta arrivati in aeroporto fare un test a proprie spese;
  • Versare 200 dollari di deposito per un rilevatore GPS da tenere con sé durante la quarantena (oltre al deposito è previsto un costo di 6 dollari per il noleggio).

Chi all’arrivo in Laos dovesse mostrare sintomi quali febbre, tosse, difficoltà respiratoria o abbia viaggiato in paesi affetti da Covid-19, verrà isolato e sottoposto a test. Le strutture sanitarie utilizzate dalle autorità laotiane sono l’ospedale Mittaphab, Mahosot, Setthathirath e l’ospedale militare nazionale 103.

Alla partenza, invece, è bene sapere che da quanto risulta dai documenti ufficiali rilasciati dal governo laotiano, non è richiesto un test Covd-19 obbligatorio. Diventa quindi necessario informarsi presso le compagnie aeree sulle restrizioni all’imbarco, pensa il rischio di vedersi negata la salita sull’aereo ed altri inconvenienti.

Situazione per gli stranieri e risorse utili

Per aiutare gli stranieri impossibilitati al rientro in patria, le autorità laotiane hanno sospeso le multe di 10 dollari al giorno per il superamento del periodo permesso dal visto, si potrà estendere il proprio visto per un mese al costo di 2,30 dollari al giorno.

L’uso della mascherina è obbligatorio presso tutti i luoghi pubblici, tuttavia le misure contro il contagio potrebbero variare da provincia a seconda del livello di diffusione del virus. Possono variare anche modalità di apertura delle attività commerciale e limitazioni di movimento.

Qui di seguito alcuni link utili:

Per il momento visitare il Laos resta un sogno non facilmente realizzabile, mentre il paese continua con la sua Storia di territorio isolato, nel bene e nel male. In attesa di poter tornare presto a godere di bellezze come il centro storico di Luang Prabang o il Pha That Luang di Vientiane.

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