Di guerra si muore ancora: il Laos e gli ordigni inesplosi

i lasciti della guerra in laos

La Guerra del Vietnam per molti è ormai solo un vago ricordo, spesso legato a qualche film di successo. Film vecchi, visto che oggi il tema non attira più molto, nuove guerre sono protagoniste degli schermi. Eppure per qualcuno quella guerra significa ancora molto, spesso significa un problema con il quale fare i conti ogni giorno, un problema che diventa una mera questione di sopravvivenza.

Durante la Guerra del Vietnam tra il 1964 ed il 1973 sul Laos vennero sganciate più di due milioni di tonnellate di ordigni esplosivi, il Laos detiene il triste primato di paese più bombardato della storia.  Di questi ordigni il 30% non esplose, il che significa che nella parte orientale del Laos sono rimaste 80 milioni di bombe da disinnescare. Su questo lavora MAG, Mine Advisory Group, una organizzazione non governativa internazionale che si occupa di sminamento e di rimozione di ordigni inesplosi, i famigerati UXO (Unexploded ordnance).

La situazione attuale

Ancora oggi gli abitanti del confine tra Laos e Vietnam devono fare i conti con questo dramma, rischiando la vita ogni giorno, andando al lavoro o dedicandosi alle attività agricole. Ogni anno continuano a morire persone per colpa delle bombe inesplose, dal 2008 i morti sono stati circa 160, di cui la metà bambini che tentavano di aprire gli ordigni per rivenderne poi il metallo. Gli UXO rendono il Laos ancora più povero, ostacolando l’agricoltura in diverse aree del paese.

Su tutto questo interviene MAG, nata in Inghilterra nel 1989 grazie a due fratelli, Rae e LouMcGrath. All’inizio l’opera era quella di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, ma col tempo l’organizzazione crebbe sempre di più fino a farsi portavoce internazionale di una campagna per la messa al bando delle mine terrestri, quindi venne l’attività di sminamento vera e propria.

I lasciti della guerra

La consapevolezza nacque con la guerra in Afghanistan ma ben presto l’attività di MAG si estese ad altri paesi, come la martoriata Cambogia, il continente africano e dal 1994 anche il Laos. Qui l’organizzazione ha una sede a Phonsavan, dove con l’aiuto dell’UNESCO ha bonificato la Piana delle Giare. Phonsavan è la capitale della regione di XiengKhouang, la più colpita dalla preseza degli UXO, dove si trova Vieng Xai con le sue grotte, vero e proprio museo a cielo aperto.

Durante la Guerra del Vietnam la popolazione locale si ridusse a vivere nelle numerose grotte per sfuggire ai bombardamenti; giusto per rendere l’idea basti dire che la media di caduta delle bombe fu di una ogni otto minuti, per nove anni. Vennero create grotte per ogni occasione: la grotta ospedale e quella officina meccanica, la grotta mensa e la grotta cinema, solo di notte la popolazione si arrischiava ad uscire allo scoperto.

L’opera di MAG è fondamentale, tanto più che le bombe inesplose sono spesso del tipo cluster, ossia a grappolo, una vera e propria macchina di morte e mutilazioni. Nel solo 2010 in Laos sono stati bonificati sei milioni di metri quadrati di territorio e sono state distrutte più di 13mila bombe. Grazie a questo arduo lavoro sono stati costruiti canali per l’irrigazione, scuole e strade, migliorando la vita di circa 150mila persone. A Phonsavan MAG ha un centro che può essere visitato, qui si può imparare come l’opera di rimozione degli ordigni venga realizzata, nonché come sia svolta in stretta collaborazione con le popolazioni locali, che vengono anche consigliate sulla convivenza con gli UXO. Sostenere realtà come questa significa aiutare la popolazione laotiana, permettendole di vivere una vita degna senza l’incubo di guerre mai finite. Il Laos ve ne sarà grato, perché la guerra non è solo un film visto al cinema.

Centro di informazione MAG a Phonsavan

  • Strada Principale (Thanon Laek 7; spesso conosciuta giusto come ‘road number 7’), di fronte al ristorante Crater’s.
  • Apertura: Lunedì-Venerdì 8am-8pm, Sabato e Domenica 4pm-8pm
  • Telefono: +856 61 211 010
  • Email: maguxocentre@yahoo.com
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