Wat Phiawat, dove Buddha sconfigge la guerra

Wat Phiawat, dove Buddha sconfigge la guerra

Su TuttoLaos abbiamo già parlato della provincia di Xiengkhouang, addossata sul confine con il Vietnam a nord-est della capitale del Laos, la cui attrazione più famosa è sicuramente la misteriosa Piana delle Giare. Questa zona del paese ha vissuto spesso vicende storiche poco felici, a testimoniarlo un monumento non molto visitato ma meritevole di più attenzione: il Buddha del Wat Phiawat, situato a poco più di 30km da Phonsavan, la capitale provinciale, in un luogo chiamato oggi chiamato Muang Khoun ma un tempo conosciuto come Xieng Khuang, una cittadina di cui non resta praticamente più nulla.

Wat Phiawat tuttolaos 4Ci sono luoghi che colpiscono per la fama che li circonda, per la vita animata che vi si conduce o per la modernità degli edifici, basti pensare a grandi città come New York o Shanghai oppure a luoghi incantevoli come le isole caraibiche. Il Wat Phiawat, invece, colpisce pe l’assenza, per il vuoto che potrete vedere ma sopratutto sentire, il vuoto che circonda un’alta statua di Buddha ormai annerita, sfregiata dalle lame della Storia e privata di un occhio. Un Buddha ferito che continua a meditare, a testimonianza di come anche gli eventi più dolorosi siano destinati a passare; sic transit gloria mundi…
Costruito nel 1322, si dice per ospitare la prima statua del Buddha proveniente dalla Birmania, questo tempio è stato distrutto una prima volta nel XIV secolo, all’incirca nel 1375, da invasori cinesi che privarono del braccio destro il Buddha. Subito ricostruito il tempio si trovò in una zona del Laos che nei secoli successivi vide molti saccheggi e varie guerre tra i popoli oggi confinanti. Nel 1953 venne distrutto questa volta dai francesi durante la Prima guerra d’Indocina e nuovamente ricostruito, venendo definitvamente distrutto dai bombardamenti americani nel 1966, a cui sopravvisse solo la malinconica statua del Buddha.

Wat Phiawat tuttolaos 3A Muang Khoun oggi non esiste nemmeno una struttura ricettiva, a meno che le cose siano cambiate negli ultimi tempi, eppure un tempo la fu Xieng Khuang era capitale di un regno minore, ma celebre per l’opulenza dei suoi numerosi templi. Oltre al Wat Phiawat non restano molte altre testimonianze del passato, tra queste vi è comunque il That Foun, il primo tempio che accoglie i visitatori, in quanto visibile dalla strada principale per la sua posizione, sulla sommità di una collina nel centro della cittadina. I resti di questo tempio risalgono al XVI secolo e sono caratterizzati da uno stupa alto circa 30 metri.

Altro elemento caratteristico di questo edificio, ritenuto essere stato costruito per custodire delle ceneri del Buddha provenienti anch’esse dall’India, è un buco circolare scavato da un gruppo di haw, banditi cinesi del XIX secolo, al fine di trafugare una statua d’oro nascosta all’interno. Nella zona si trova anche il That Chom Phet, uno stupa totalmente ricoperto dalla vegetazione e raggiungibile solo attraverso un sentiero sconnesso. Il That Chom Phet non si può certo definire una delle maggiori attrazioni del Laos, ma il suo aspetto abbandonato gli dona un fascino meritevole di essere almeno immortalato in un foto.

Come detto in precedenza, Muang Khoun non brilla per i suoi alberghi, quindi la soluzione migliore per visitarla è quella di fare un’escursione in giornata partendo da Phonsavan. Tuttavia, sappiate che potreste essere i soli a voler raggiungere questo luogo, trovandovi a dover affittare una macchina con autista oppure una motocicletta. In ogni caso tre siti della Piana delle Giare si trovano più o meno lungo la strada, permettendovi di visitare tutto nella stessa giornata. Il Wat Phiawat non sarà un’attrazione di fama mondiale ma sicuramente la meditazione solitaria del suo Buddha vi susciterà delle emozioni da ricordare.

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