That Luang lo stupa dorato e la festa più importante del Laos

alla scoperta del That Luang in Laos

Il profilo dello stupa dorato, il That Luang, è inconfondibile nel panorama di Vientiane. Situato pochi chilometri a nordest del centro cittadino, dove si trova l’arco del Patuxai, è uno dei più importanti del Laos, meta imperdibile per chiunque visiti la capitale laotiana. Questo tempio, con il suo stupa che si dice contenga reliquie del Buddha, ha visto passare sotto le sue mura gran parte della storia del Laos ed ancora oggi è un luogo tra i più sacri, al centro di una serie di giornate di festa che attirano ogni anno persone non solo dal Laos, ma anche dai paesi vicini.

Il That Luang è stato costruito nel 1566 da re Setthathirat, sul luogo in cui sorgevano delle rovine risalenti ad un tempio khmer del XIII secolo. In realtà i locali dicono che lo stupa originario risalirebbe addirittura al III secolo. Quasi distrutto nel 1873 da pirati provenienti dallo Yunnan, il That Luang ha visto i restauri iniziare nel 1909 per essere poi presi in carico dai francesi che li termineranno nel 1931. All’esterno delle mura i visitatori sono accolti dalla statua di re Setthatirat, gran costruttore di templi e autore dello spostamento della capitale da Luang Prabang a Vientiane.

Il That Luang festival

La festa, il That Luang Festival, che vede il tempio come protagonista si svolge ogni anno tra ottobre e novembre, durante i giorni di plenilunio del dodicesimo mese lunare. Coloro che si trovino a passare per Vientiane durante queste giornate di festa, avranno la fortuna di assistere ad uno spettacolo unico che, come detto, ogni anno attrae migliaia di fedeli da ogni parte del sudest asiatico. Il clima è assolutamente gioioso, caratterizzato anche dalle numerose bancarelle che invadono Vientiane sin da una settimana prima delle cerimonie, accompagnate da spettacoli ed esibizioni di ogni tipo.

I festeggiamenti prendono il via dal Wat Si Muang, fondato nel 1563 quando Vientiane divenne capitale. L’importante ruolo che questo tempio ha per la città è simboleggiato anche dall’ospitarne all’interno il sacro pilastro fondante. Il primo giorno di festa una processione di castelli di cera (in laotiano Phasat Pheung) gira tre volte intorno al Wat Si Muang, per acquisire meriti e per rendere omaggio a Nya Mae Si Muang, la ragazza che si sarebbe sacrificata buttandosi nella fondamenta del tempio in costruzione diventando da allora il nume tutelare di Vientiane.

Il giorno seguente la cerimonia si sposta al That Luang con una processione più elaborata, ancora una volta recante castelli di cera adornati con fiori sempre di cera. Arrivati all’ingresso orientale dello stupa dorato i fedeli girano anche qui tre volte intorno alle mura, mentre all’alba del mattino successivo si compie il rito del tak bat, ossia la questua dei monaci. Dopo di ciò tutti si recano verso le bancarelle per mangiare il Khao Poun (una zuppa di noodle tipicamente laotiana) oppure il Tom Kai (una zuppa di pollo). La sera uno spettacolo di fuochi artificiali chiude la tre giorni di festa.

L’importanza della festa

I visitatori, per tutto il tempo della festa, potranno ammirare uomini e donne abbigliati nei costumi tipici del Laos cantando canzoni e suonando strumenti tradizionali, davvero un periodo molto interessante per fare sosta a Vientiane. Inoltre, molti laotiani emigrati altrove durante queste feste tornano a Vientiane per rivedere la loro famiglia, facendo dei pic nic insieme. Nel pomeriggio dell’ultimo giorno si tiene anche una rituale partita di Tikhy, una sorta di hockey laotiano che viene ritenuto essere il progenitore del polo, giunto agli inglesi attraverso la Birmania.

A sottolineare l’importanza di questi giorni di festa vi è anche il fatto che, prima dell’inizio delle cerimonie, si tiene il giuramento dei funzionari. Mentre una volta si teneva al Wat Sisaket sotto la statua di Chao Anouvong, ultimo sovrano del regno di Vientiane, oggi questa particolare cerimonia si tiene al Wat Ong Teu. Il That Luang ed il festival a lui dedicato sono davvero importanti nella vita del popolo laotiano, coinvolgendolo senza distinzione tra ricchi e poveri. Se passate per il Laos tra fine ottobre ed inizio novembre, non perdetevi questa festa.

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